[ urn:collectio:0001:scu:00832 ]

Iconography
Title: Rilievo rappresentante Adriano che pronuncia nel Foro Romano l'elogio funebre della moglie Sabina (Institutio Alimentaria?)
Typology: scultura, rilievo
Administration
Comune di Roma, Musei Capitolini, Inventario Sculture, S 832
Collocation
Musei Capitolini, Palazzo de'Conservatori, Ripiano II
(Riscontro 2008)
Creation
from 0136 > until 0139 Tarda età adrianea
Technical data
Measurements: Height 2.93m   Length 2.51m  
Material: Marmo bianco a grana fine
Notes: Numerose parti del rilievo sono di restauro
Acquisition
from 1664 > Il rilievo fu trasportato in Campidoglio nel 1664
Exhibition
from 1986-12-11 > until 1987-02-28 Title: «»
Place:
Notes: Prestito a mostra: "I rilievi storici Capitolini", Roma Palazzo dei Conservatori.
Finding
Place: Lazio, Roma, Municipio I, Rione II Trevi,
via del Corso
Notes: Dall'Arco di Portogallo sulla Via Lata (odierna via del Corso), presso piazza S. Lorenzo in Lucina, demolito nel 1662.
Restoration
from 1986 > Intervento di restauro C:B.C.
Description

Il rilievo proviene, assieme ad un altro oggi murato presso il III ripiano della scala del Palazzo dei Conservatori ( S 1213), da un arco detto "di Portogallo" che sorgeva sulla antica via Lata, odierna via del Corso, all'altezza di piazza S. Lorenzo in Lucina. L'arco, demolito nel 1662 per volontà del papa Alessandro VII, era decorato dai due rilievi oggi in Campidoglio e da alcuni frammenti architettonici dispersi; datato in un’epoca di poco posteriore al IV secolo d.C., l'arco era costituito da tutti pezzi di reimpiego appartenenti ad edifici di epoca precedente: i due rilievi in Campidoglio, risalenti all'età Adrianea, provengono da un monumento ignoto, forse un arco che sorgeva nello stesso luogo con la funzione di porta di ingresso alla città posta sul Pomerio, la cinta sacra di Roma. Il rilievo è di incerta interpretazione: provenendo dallo stesso monumento del pannello con scena di apoteosi di Sabina (S 1213) è stato messo anch'esso in relazione con la morte dell'imperatrice e con la sua conseguente consecratio (divinizzazione), avvenuta nel 138 d.C. La scena potrebbe pertanto rappresentare la proclamazione da parte di Adriano della divinizzazione di Sabina, anche se la cattiva conservazione delle figure (la maggior parte di esse hanno subito restauri successivi), così come la perdita degli altri pannelli che dovevano decorare l'arco originario, lasciano aperte diverse interpretazioni del rilievo. Al centro è un personaggio togato in piedi su un basso podio, la cui testa è in buona parte di restauro e perciò ipoteticamente riconosciuto con l'imperatore Adriano; alle sue spalle sono altri due personaggi maschili in toga. Il primo, anziano e con lunga barba, è la rappresentazione del Genio del Senato, il secondo, dal volto completamente di restauro, è un personaggio di incerta interpretazione. Ai piedi del podio, a fianco dell'imperatore, è un membro delle guardie pretoriane con una lancia nella mano sinistra e il volto barbato. Sulla destra sono tre personaggi maschili dinanzi ad un tempio: il giovane con il torso nudo e il mantello cinto in vita è una personificazione del Genio del popolo romano e ha il braccio sollevato in segno di acclamazione; sullo sfondo, dietro il Genio, è un togato dal volto glabro, forse una figura di genere. In primo piano è un giovinetto in toga con la testa parzialmente di restauro, anch'esso forse riconoscibile come una figura di genere. La scena potrebbe essere messa in relazione con la distribuzione degli alimenta a favore dei fanciulli romani bisognosi. Tale elargizione da parte di Adriano potrebbe essere stata devoluta in occasione della divinizzazione della moglie. Quando la lastra venne trasferita dalla sua originaria collocazione all'arco di Portogallo, alcuni volti vennero rilavorati per adattarli ad altri personaggi: l'imperatore, al centro, potrebbe essere stato rilavorato con l’immagine di Gallieno; la scena andrebbe pertanto interpretata come la proclamazione della divinizzazione di Valeriano Minore, avvenuta nel 258 d.C.

Bibliography
Print Resource: Stuart Jones, Cons. p. 37, n. 1, tav. 105.
Helbig⁴ n 1447.
Felletti Maj in E.A.A. s.v. Adriano
Rilievi storici capitolini 1986, pp. 24- 32 (E. La Rocca)
Editing
Date: 2011-10-09
Name: Serena Guglielmi
Notes: Revisione della definizione, datazione, descrizione e bibliografia.
Date: 2007-12-04
Name: Maria Rosaria Stefanangeli.
Notes: Prima immissione dati sulla base delle schede cartacee.
Legacy data
Negativi: Durante il restauro d/13190 - d/13191 - d/13192 - d/13193 - d/13194 - d/13195 - d/13196 - d/13197 - d/13198 - d/13199 - d/13200 - d/13201 - d/13202 - d/13203 - d/13204 - d/13206 - d/13207 - d/13208 - d/13209 - d/13210 - d/13211 - d/13212 - d/13213 - d/13214 - d/13215 - d/13216 - d/13217 - d/13218 - d/13219 - d/13220 - d/13221 - d/13222 - d/13223 - d/13224 - d/13225 - d/13226 - A/1428 - A/319 - B/2640 - d/10947 (part.) - Alinari 27182 - dopo il restauro C/1268 (smarrita e sostituita) con d/15364 - d/13029 (part.) - d/13030 (part.) - d/13028 (part.) col 5439 - C/1268 (fronte).
Images
Documents

Inventario de’ Mobili Argenti suppellettili, et ogn’altra cosa dell’Inclito Popolo Romano, esistenti del Palazzo Vecchio di Campidoglio degli Eccellentissimi Signori Conservatori di Roma (1692-12-14)




© Capitoline Museums 2010