Le Sale Castellani, poste alla fine del percorso museale che si
snoda all'interno dell'Appartamento dei Conservatori, custodiscono una
pregevole serie di materiali, che rappresentano il punto di arrivo della
formazione delle collezioni storiche del Museo. Nell'ambito del loro
straordinario patrimonio, infatti, i Musei Capitolini vantano due
importanti collezioni di materiale archeologico, ambedue costituitesi
nella seconda metà dell'Ottocento: la Collezione Castellani e la
Collezione del Museo Artistico Industriale.
La Collezione Castellani ai Musei Capitolini. Gli oggetti esposti in
queste due sale sono stati donati ai Musei Capitolini da Augusto
Castellani, un noto orafo e collezionista vissuto a Roma nella seconda
metà dell'Ottocento; egli fu un uomo di spicco nella vita amministrativa e
culturale della città ricoprendo tra le altre cariche quella di direttore
dei Musei Capitolini. Egli incrementò le raccolte museali elargendo una
prima ingente donazione nel 1867 seguita da una seconda, assai rilevante
nel 1876. La prima donazione del 1867 è ricordata in una deliberazione
nella quale la Romana Magistratura ringraziava il signor Augusto
Castellani di aver fatto dono al Comune di "una raccolta di vasi tirreni"
e decretava di coniare una medaglia che è oggi custodita presso il
Medagliere Capitolino. La seconda, del 1876, riguardò una vasta collezione
di oggetti antichi che egli aveva depositato presso il Museo nell'arco di
oltre un decennio: come apprendiamo dalla proposta di Giunta egli intese
far dono di tutti i manufatti di sua proprietà alla sola condizione che
rimanessero in perpetuo di proprietà comunale.
La Collezione del Museo Artistico Industriale II museo, nato come
Museo d'Arte Applicata all'Industria, fu ideato da alcuni importanti
esponenti del panorama culturale della Roma ottocentesca quali il principe
Baldassarre Odescalchi, Augusto Castellani e suo fratello Alessandro, che
invitarono il municipio di Roma perché "prendesse l'iniziativa di fondare
nella nostra città un'esposizione permanente di oggetti d'arte applicata
all'industria" sul modello di quelle create a Parigi e a Londra. La
collezione archeologica custodita presso i Musei Capitolini rappresenta
una parte esigua delle ampie raccolte del Museo Artistico Industriale il
cui variegato patrimonio fu destinato, negli anni cinquanta del Novecento,
a varie istituzioni museali romane. Tra i membri della Commissione
Direttiva del Museo d'Arte Applicata all'Industria (Museo Artistico
Industriale), Augusto e Alessandro Castellani furono tra i più attivi nel
collezionare materiale di grande pregio per poi donarlo al Museo.
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