L'ambiente della Sala di Annibale è l'unico in cui sia conservata
integralmente l'originaria decorazione ad affresco dell'Appartamento
risalente al primo decennio del XVI secolo. I recenti studi hanno messo in
discussione la tradizionale attribuzione al pittore bolognese Iacopo
Ripanda e, pur riconoscendo la sua presenza in Campidoglio, peraltro
attestata dalle fonti, non hanno chiarito se l'artista sia stato il
principale responsabile dell'intervento o solo un comprimario. Gli
affreschi si riferiscono a episodi delle guerre puniche e sono inquadrati
da pilastri adorni di candelabri su fondo oro; sotto le scene corre un
fregio a nicchie in cui sono dipinti busti di generali romani, più volte
rimaneggiato.
Gli episodi, narrati con gusto antiquario, si riferiscono al Trionfo
di Roma sulla Sicilia, ad Annibale in Italia, alle Trattative di pace tra
Lutazio Catulo e Amilcare e alla Battaglia navale, tradizionalmente
identificata nella Battaglia delle Egadi. Anche il soffitto ligneo è il
più antico del palazzo, eseguito tra il 1516 e il 1519. Già gli inventari
secenteschi dell'Appartamento ne segnalano i notevoli danni. Gli
interventi di restauro hanno restituito ai fondi l'elegante cromia azzurra
ravvivata da begli intagli dorati; in particolare, nella crociera posta al
centro si segnala la rappresentazione della lupa capitolina con i gemelli.
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